Dott.ssa Sabrina Meo
Biologa Nutrizionista
Come si svolge la consulenza nutrizionale?
La consulenza nutrizionale consta di una visita, alla quale segue la consegna del protocollo alimentare e di controlli successivi
Prima visita
Nel primo incontro si affrontano i motivi della richiesta della consulenza e gli obiettivi della persona, si raccolgono dati sulla situazione di vita generale, sulle condizioni fisiologiche e di quelle patologiche accertate dal medico, attraverso la visione dei più recenti esami di laboratorio. Viene spiegato il programma generale del percorso focalizzando sugli aspetti legati all'alimentazione, all'attività fisica e al comportamento alimentare.
La persona deve portare la documentazione medica più recente comprovante lo stato fisiopatologico accertato dal medico e viene fatto firmare il documento sul consenso informato/privacy.
Si procede poi alla fase dell’anamnesi alimentare attraverso il diario alimentare, con il quale si raccolgono dettagliatamente le informazioni sulle abitudini alimentari e comportamentali del soggetto (stile di vita, gusti e rapporto con il cibo). Infine si svolge la valutazione antropometrica con la misurazione strumentale di peso, altezza e circonferenze (vita, fianchi, polso).
Già nella prima visita sono fornite alcune indicazioni di carattere generale, si evidenziano le eventuali abitudini alimentari errate e si condivide una serie di primi obiettivi ragionevoli.
Consegna del protocollo nutrizionale
Le informazioni raccolte nella prima visita sono utilizzate per la valutazione dei fabbisogni nutrizionali ed energetici della persona e per la stesura del piano nutrizionale personalizzato. Tale protocollo viene spiegato nei particolari al momento della consegna, dopo circa una settimana dal primo colloquio, affinché vi sia la massima condivisione di informazioni e per rafforzare le motivazioni per una ottimale adesione.
Controlli
Dopo la prima settimana dall’applicazione del protocollo la persona comunicherà le prime impressioni sulla propria condizione ed eventuali difficoltà incontrate.
La prima visita di controllo si svolge generalmente dopo 3 settimane dall’inizio; in questa, come nei successivi controlli, si valutano:
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le variazioni dei parametri di interesse (peso e circonferenze),
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l'attitudine della persona a rispettare il piano nutrizionale, esaminando gli aspetti del “mangiare consapevole”, ad esempio i pasti fuori casa, il comportamento a tavola, etc.,
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gli eventuali aggiustamenti al piano proposto,
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i nuovi obiettivi.
L’attenzione all’educazione alimentare sarà particolarmente elevata nelle consulenze per bambini e le loro famiglie.
La spesa per la consulenza nutrizionale non è soggetta ad IVA ed è detraibile dalle tasse.*
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*Dal 01/01/2020, ai sensi dell'art. 15 del TUIR (legge di bilancio 2020) per beneficiare della detrazione fiscale occorre obbligatoriamente utilizzare strumenti di pagamento tracciabili (bancomat, carta di credito, bonifico).
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La norma prevede che quando il biologo nutrizionista effettua una prestazione resa “alla persona”, la relativa ricevuta rilasciata a fronte dell'onorario percepito è esente da Imposta sul Valore Aggiunto (Esente IVA ai sensi dell'art.10, n.18 DPR 26/10/1972 e successive modificazioni).
Tale esenzione è entrata in vigore il 17 febbraio 1994 ed è contenuta nel decreto del Ministero della Sanità del 21 gennaio 1994, adottato di concerto con il Ministero delle Finanze e che individua le nuove professioni sanitarie non contemplate nel T.U. delle leggi sanitarie.
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